L’Istat rende disponibili i dati relativi alle cooperative sociali attive in Italia

Meglio Tardi che mai… l’ho trovato on line mi sembra molto interessante quindi ve lo rigiro.
 
 
12 Gennaio 2008

Le cooperative sociali in Italia
Anno 2005
L’Istat rende disponibili i dati relativi alle cooperative sociali attive in Italia al 31 dicembre 2005.
Obiettivo principale della rilevazione è quello di consolidare, ampliare ed aggiornare le informazioni statistiche acquisite negli anni precedenti, considerata anche la crescente rilevanza delle cooperative sociali nel panorama del nonprofit italiano.
Il campo di osservazione della rilevazione è costituito dalle cooperative sociali che, in base alla legge n. 381 del 1991, svolgono attività finalizzate all’offerta di servizi socio-sanitari ed educativi (tipo A), attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (tipo B), entrambe le
tipologie di attività (oggetto misto) e attività volte a sostenere le capacità e
le attività di gestione delle cooperative aderenti (consorzi sociali).

Principali risultati
Le cooperative sociali attive al 31 dicembre 2005 sono 7.363, mentre 652
sono quelle che, alla data di riferimento della rilevazione, non avevano
ancora avviato l’attività o l’avevano sospesa temporaneamente (Tavola
1). Rispetto alla rilevazione precedente, riferita al 2003, le cooperative
sociali sono aumentate del 19,5%; rispetto alla prima rilevazione del
2001 l’incremento è stato del 33,5%.
A conferma della relativa novità del fenomeno, più del 70% delle
cooperative sociali è nato dopo il 1991. Nel 59% dei casi (4.345 unità) si
tratta di cooperative che erogano servizi socio-sanitari ed educativi
(cooperative di tipo A) e nel 32,8% (2.419 cooperative) di unità che si
occupano di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (cooperative
di tipo B). Le cooperative ad oggetto misto, che svolgono sia attività di
tipo A sia di tipo B, ed i consorzi sono molto meno numerosi,
rispettivamente 315 le prime (4,3%) e 284 i secondi (3,9%) (Tavola 3).
Nelle cooperative sociali sono impiegati circa 244 mila lavoratori
retribuiti (di cui 211 mila dipendenti, 32 mila lavoratori con contratto di
collaborazione e poco più di 1.000 lavoratori interinali) e 34 mila non
retribuiti (30 mila volontari, 3 mila volontari del servizio civile e circa
700 religiosi). Il 71,2% delle risorse umane è costituito da donne (Tavola
6).
Dal punto di vista economico, le cooperative sociali realizzano una
produzione di circa 6,4 miliardi di euro (Tavola 9). I valori non sono
distribuiti in misura omogenea tra le varie tipologie di cooperativa: a
fronte di un valore medio della produzione di 867 mila euro, le
cooperative di tipo A si attestano a circa 951 mila euro per unità, quelle
di tipo B e ad oggetto misto dispongono in media di meno di 700 mila
euro, mentre i consorzi presentano un valore medio superiore a 2 milioni
di euro.
Tra le cooperative di tipo A, il settore di attività relativamente più diffuso
è l’assistenza sociale, il servizio più frequentemente offerto è l’assistenza
domiciliare e la categoria di utenza più comune è costituita dai minori; tra
le cooperative di tipo B, l’inserimento lavorativo riguarda soprattutto i
disabili (invalidi fisici, psichici e sensoriali).

 

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