ESPERIENZA D’UN LAVORATORE DaLLE COOPERATIVE TORINESI

Lavoro da settembre 2005 presso la coop. codess sociale in una delle tante strutture che il signor Chiamparino ha lasciato a questa coop, una cooperativa veneta che ad oggi gestisce appalti  nel settore sociale per tutta l'area del nord Italia da Torino a Bologna passando per Mestre e Milano per capirsi 1200 soci e un fatturato da multinazionale…insomma alla faccia del bicarbonato di sodio…e magari se vi va fatevi un giro sul sito per capire di cosa stiamo parlando ….una coop che fa sostanzialmente del CASH……con la faccia di chi si prodiga per il prossimo…….insomma .

a Torino l'utenza sono: migranti , bambini ,senza fissa dimora.
 Io mI occupo dei vagabondi, degli stupendi spaccapalle (affettuoso e veritiero).
la prima domanda è come è mai possibile che 4 strutture (1 dormitorio e 3 convivenze ) possano campare con 1000 euro al mese per gestire la spesa del panatico di 22 persone inserite al loro interno. 1000 euro che comprendono spese extra come : spazzolino, biglietti del bus , fotocopie , ferramenta, ecc…….quando , sino a settembre 2005 la coop aveva un budget d 800 euro per 2 strutture (il dormitorio e 1 convivenza ), 12persone, poi vince altri 2 appalti gareggiando sempre sottocosto(dato che altra spiegazione non c'è) e il budget aumenta di sole 200 euro ma le spese si triplicano…….con una naturale frustrazione di impotenza che si abbatte su ospiti e operatori, vedi: non ci sono 2euro per il pane , come facciamo?
la seconda domanda è avreste mai pensato che il vostro coordinatore potesse essere un debosciato menefreghista incapace a gestire la propria di vita assunto per gestire quella di 22 persone?…….e qui gli esempi si sprecano :
dal lasciare il turno scoperto per ore, con  gli ospiti (persone per loro fortuna autonome e capaci) in balia degli eventi e nella speranza che qualcuno arrivi ad aiutarli a cucinare…….
ad un signore diabetico che alle ore 23.20 (gli operatori sono in turno dalle ore 8 alle 23 cosi prevede l'appalto) si sente male, chiama la reperibilità data al coordinatore, appunto, e il coordinatore decide di attaccargli il telefono in faccia , il giorno seguente si scuserà dicendo che il cellulare aveva la batteria scarica……
Viene anche da chiedersi quale giustizia sociale sia quella che decide ,che un "adulto in difficoltà"(ahahaha) non ci resta che piangere….
abbia a disposizione una pensione di invalidità di euro 248 al mese ….di cui 140 vengono date dalla persona in questione al comune per pagarsi la retta della struttura in cui è domiciliato.che a conti fatti se ci si compra le sigarette e qualche caffè con il rimanente è dura arrivare a fine mese…….
 I Tempi sono maturi per far sì che operatori ed ospiti scendano per le piazze e rivendichino i loro diritti

This entry was posted in ARCHIVIO. Bookmark the permalink.