ALL’ARROGANZA ED INCOMPENTENZA DI CHI GOVERNA ED AMMINISTRA RISPONDIAMO CON LA LOTTA

Operatori ed Operatrici Sociali Napoletani/e

ALL’ARROGANZA ED INCOMPENTENZA DI CHI GOVERNA ED AMMINISTRA RISPONDIAMO CON LA
LOTTA
 
Nonostante le continue mobilitazioni degli operatori sociali, le condizioni
di precarietà del settore persistono, soprattutto, a livello locale, per la
durevole inadempienza del Comune di Napoli e della Regione Campania, colpevoli
dei ritardi nell’erogazione dei fondi dedicati ed incapaci a programmare
politiche sociali coerenti con i bisogni dei cittadini e delle fasce del
disagio sociale.
Ancora la logica della provvisorietà e della sperimentazione impedisce di
passare dai progetti a tempo a veri e propri servizi alla persona.
Pur sbandierando fantomatiche internalizzazioni, animate da logiche
clientelari ed improntate alla permanente precarietà dei lavoratori; pur
dichiarando di voler estendere il CCNL a tutti gli operatori sociali, nel Piano
di Zona, proposto da Comune di Napoli, le voci di costo del lavoro rimangono
invariate e ben al di sotto degli standard imposti dalla contrattazione
collettiva nazionale, mentre si sperperano risorse a favore di attività rivolte
ad utenza, di fatto, inesistente.
Nel frattempo, i ritardi dei pagamenti continuano ad estendersi e la forbice
è compresa tra i dieci mesi ed i due anni.
Molte attività stanno per terminare e non si sa se riprenderanno; ne consegue
che un numero consistente d’operatori sociali sarà espulso dal mercato del
lavoro, in un quadro nazionale che marcia spedito verso una riduzione generale
della spesa sociale ed il taglio di molti servizi alla persona, per inseguire
la logica securitaria e la deriva autoritaria del nuovo governo.
In tutto ciò, le Amministrazioni locali, invece di fare chiarezza, continuano
a trincerarsi dietro alibi indifendibili, come l’ordine cronologico che vede la
spesa sociale subordinata a tutte le altre spese dell’ente locale.
Noi non ci stiamo a questo gioco al massacro.
Pretendiamo le dimissioni dell’assessore alle politiche Sociali del Comune di 
Napoli, Giulio Riccio e chiediamo:
•	l’immediato sblocco dei pagamenti arretrati; 
•	assicurazioni, assunte ai massimi vertici istituzionali, sul rispetto dei 
tempi di pagamento;
•	l’incremento delle risorse per adeguare le voci di costo del lavoro al 
contratto collettivo nazionale di lavoro e compiere un primo passo verso il 
superamento dello stato di precarietà degli operatori sociali;
•	di conoscere tempi, modi e contenuti del rinnovo dei capitolati e delle 
forme di esternalizzazione dei servizi;
•	di inserire i servizi sociali tra quelli “indispensabili” (elenco del 
decreto legislativo n. 504 del 1992), affinché non siano più sottoposti al 
meccanismo del cosiddetto cronologico, e sia garantita così una priorità nei 
pagamenti;
•	la definizione di un quadro chiaro e trasparente sulle prospettive a breve 
e medio termine.
LUNEDI 6 GIUGNO 
P.ZZA MUNICIPIO ALLE ORE 9.30.
Presidio di lotta sotto Palazzo S. Giacomo
Collettivo Operatrici e Operatori Sociali

 

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